Cristiano Ronaldo e la ristrutturazione cognitiva 

2 Lug 2024 - Sport

Cristiano Ronaldo e la ristrutturazione cognitiva 

Cristiano Ronaldo e la ristrutturazione cognitiva 

In molti hanno assistito alla partita Euro 2024 Portogallo-Slovenia e al rigore parato da Jan Oblak su Cristiano Ronaldo. Lo si può amare od odiare ma CR7 è uno dei più grandi sportivi della storia, non solo come qualità tecnico-atletiche, ma soprattutto come qualità mentali. 

In questo articolo parliamo del reframing sportivo, una tecnica di ristrutturazione cognitiva che permette di trasformare pattern di pensieri negativi in pattern di pensieri positivi e tornare sulla via della peak performance, proprio come ha fatto Cristiano Ronaldo calciando il primo tiro della sfida ai rigori contro la Slovenia, perfettamente angolato.

Immaginate di essere CR7 sul dischetto, partita importante per la qualificazione, supplementari, calciate ma Oblak para il tiro. Mani unite dietro la nuca, sguardo basso e l’unica cosa che vorreste fare è sparire in Messico in qualche bar dove nessuno vi conosce. Invece no. Dovete continuare a giocare. 

  • Come mi sento in questo momento?
  • Che pensieri ho in mente?
  • Perché mi sto sentendo così male?
  • Potevo calciare in alto o a sinistra?

Più domande, più pensieri negativi e quindi più emozioni negative. Più emozioni negative, meno calma, meno confidenza, meno istinto, meno divertimento, meno focus. Niente Peak Performance.

Se non sei consapevole di ciò che ti passa per la mente in quel momento, tutti i pensieri ed emozioni entrano in un loop che gira, gira e rigira. Il tuo cervello è in una lavatrice di emozioni negative. Per questo motivo, durante una partita, un errore può innescare un ciclo di errori.

Il reframing può aiutarti a interrompere questo loop e tornare nel focus.

Lo step numero 1 è rispondere alle domande qui sopra e capire che emozioni suscitano in te, in modo tale da saperle riconoscere ed affrontare. Nel caso specifico di CR7 in questa partita lui ha effettuato un reframing immediato, frutto di esperienza e allenamento mentale costante. Noi lo possiamo costruire nel tempo tenendo traccia dei nostri stati d’animo durante gli allenamenti e gare. Il tenere traccia vuol dire, prendere un diario e scrivere:

  • Quando mi sento sotto stress, negativo e in ansia
  • Che cosa sto pensando quando ho una emozione negativa
  • Perché mi sento così

Lo step numero 2 è trovare alternative di pensiero a ciò che hai scritto sopra e i modi sono due. Il primo riguarda una Alternativa Situazionale, quindi trovare punti di vista diversi che ti fanno percepire la realtà in maniera costruttiva anziché negativa. La seconda riguarda Affermazioni Generali, quindi utilizzando un dialogo interno, frasi o parole positive per te che ti permettano di tenere l’autostima alta.

Lo step numero 3 è quello di essere costante con i primi due step e col tuo diario e vedrai che col tempo il tuo mindset cambierà notevolmente durante una situazione negativa.

Il reframing è una tecnica potente per l’atleta, ma ha bisogno di allenamento costante e mirato. Il secondo rigore di CR7 dimostra la sua potenza mentale. Tutti possiamo arrivare a quell’atteggiamento sicuro, spavaldo quasi arrogante, ma ci vuole tanta dedizione e costanza.