Da dilettante a professionista e la curva del drop-out

15 Feb 2024 - Sport

Da dilettante a professionista e la curva del drop-out

Il momento più importante nella carriera di un giovane atleta è sicuramente lo step da dilettante a professionista. Un piccolo gradino che divide due mondi completamente differenti in termini di metodologie di allenamento, vita sociale ed aspetto economico.

Questo step avviene, in base al tipo di sport, mediamente intorno ai 16-18 anni, proprio gli anni con la maggior percentuale di drop-out, ovvero il ritiro dall’agonismo dei giovani atleti.

Le cause di drop-out possono essere di vario genere, come ad esempio:

  • la pressione per la performance
  • il raggiungimento di obiettivi fissati troppo a lungo termine
  • la monotonia e la ripetitività dell’allenamento
  • la mancanza di situazioni di gioco
  • la presenza eccessiva di gare selettive
  • rapporto con allenatore, genitori o compagni

Quante volte abbiamo visto giovani atleti abbandonare lo sport ancor prima di fare questo step? Quante volte abbiamo visto atleti affermati ritirarsi in giovane età? 

Immaginiamo, per quel gradino, un arco temporale di 1 anno e ai margini del gradino un altro arco temporale che va dai 2 ai 3 anni. Possiamo notare che statisticamente i ritiri avvengono proprio in quei range lì, poco prima di diventare professionisti o subito dopo esserlo diventati. 

La causa del ritiro prematuro, salvo particolari situazioni, la si può attribuire ad una cattiva gestione psico-fisica dell’atleta in giovane età, quindi una gestione troppo lasciva e talent-oriented o al contrario una gestione troppo rigida e quindi skill-oriented che porta il giovane atleta ad un burnout psico-fisico prematuro.

In queste situazioni, il ruolo del Performance Coach è quello di aiutare i giovani atleti a capire e autogestire la curva.

La curva non è altro che l’andamento naturale e fisiologico della performance fisica, mentale e tecnica dell’atleta con periodi di progressione, stazionamento e regressione. 

La capacità del Performance Coach sta nel prevenire ed intervenire su questa curva fornendo al giovane atleta strumenti con i quali sarà in grado di agire su questi periodi ed evitare burnout dovuti a carichi di allenamento errati in momenti sbagliati.

I benefici che l’atleta avrà non saranno solo in termini di performance, ma saranno evidenti anche in termini di durata della carriera sportiva, in quanto il giovane atleta prenderà consapevolezza del suo equilibrio psico-fisico in modo da alternare periodi di sovraccarico funzionale a riposo efficace.